Fondamenti della meccanica atomica
la somma di tutte quelle corrispondenti ad un intervallo infinitesimo (λ 0, λ 0 + Δλossia l'integrale
Pagina 109
Fondamenti della meccanica atomica
Si può quindi prendere, come autofunzione normalizzata della (21) nell'intervallo (0, [simbolo eliminato] )
Pagina 110
Fondamenti della meccanica atomica
Nel caso che la f(x, 0) sia una funzione pari (o dispari) si possono adoperare le formule (53'), (54'), (53"), (54"), che divengono:
Pagina 116
Fondamenti della meccanica atomica
da cui, essendo I>0, si trae la (66).
Pagina 121
Fondamenti della meccanica atomica
dove è la per t= 0, cioè
Pagina 181
Fondamenti della meccanica atomica
Bisogna dunque cercare se la (183') ammette soluzioni finite e continue dovunque, e tendenti a 0 per tendente a : si troverà che ciò è possibile solo
Pagina 193
Fondamenti della meccanica atomica
Per livelli di energia inferiori a 0 (tipo E''') si ha invece una ordinaria quantizzazione, e una limitata praticamente alla regione centrale; invece
Pagina 208
Fondamenti della meccanica atomica
Riprendiamo l'equazione (131') cui soddisfa la u (x, y, z) e scriviamola esplicitando il e ponendovi U = 0.
Pagina 211
Fondamenti della meccanica atomica
Per t= 0 la diventa:
Pagina 214
Fondamenti della meccanica atomica
due pareti corrispondano ai piani x=0, x = a: siccome la somma anzidetta si può scrivere nella forma
Pagina 215
Fondamenti della meccanica atomica
con l = 0, 1, 2,... (l'intero lchiamasi «quanto azimutale» perchè corrisponde al quanto azimutale della teoria di Bohr e Sommerfeld). Con questa
Pagina 218
Fondamenti della meccanica atomica
Funzioni associate di Legendre. Passiamo ora a considerare la (235) senza la restrizione m= 0: essa si scrive, tenendo conto della (225),
Pagina 221
Fondamenti della meccanica atomica
intervengono nella meccanica atomica (diamo ad m solo i valori 0, 1, 2,...: per avere le funzioni corrispondenti a valori negativi di m, non c'è che da
Pagina 223
Fondamenti della meccanica atomica
che si può esprimere così: le funzioni costituiscono un sistema ortogonale e normalizzato nell'intervallo da 0 a .
Pagina 231
Fondamenti della meccanica atomica
nell'intervallo da 0 a : si ha precisamente
Pagina 232
Fondamenti della meccanica atomica
Ricordiamo anzitutto (v. form. 248) che negli stati in cui l = 0 (stati s) la u non dipende da e da , ma solo da r: si ha dunque una nuvola a
Pagina 234
Fondamenti della meccanica atomica
, ossia che un salto quantico in cui m non varia di , o di 0, è «proibito». Si ha dunque nella (289) la regola di selezione del quanto equatoriale. Si
Pagina 237
Fondamenti della meccanica atomica
(1) Nella antica teoria si usava invece escludere il valore m* = 0, per motivi analoghi a quelli che facevano escludere k = 0. il risultato non era
Pagina 258
Fondamenti della meccanica atomica
d) Forma delle orbite.- Dobbiamo ora tener conto della rimanente condizione di Sommerfeld (323), dove n'(= 0, 1, 2,...) chiamasi quanto radiale.
Pagina 258
Fondamenti della meccanica atomica
Si osservi che k è sempre minore od al più uguale ad n, poichè n' non può essere negativo: si ha k=n, cioè n'=0, nel caso delle orbite circolari
Pagina 260
Fondamenti della meccanica atomica
(in unità )non da k ma da ossia ovvero . In particolare, per k = 1 dovrebbe risultare p =0 mentre la (329) dà .
Pagina 262
Fondamenti della meccanica atomica
l= 0 1 2 3 4 5 ...
Pagina 270
Fondamenti della meccanica atomica
È questa la relazione cercata. Da essa risulta, in particolare, che, col variare di θ da O a 180°, θ' varia da 90° a 0°: quindi, gli elettroni sono
Pagina 32
Fondamenti della meccanica atomica
mentre nel punto 0 la è infinita, e precisamente tale che sia
Pagina 326
Fondamenti della meccanica atomica
Faremo uso generalmente della funzione , che presenta nel punto la stessa singolarità che la presenta in x = 0: essa ha la proprietà fondamentale che,
Pagina 326
Fondamenti della meccanica atomica
0 se non hanno punti comuni;
Pagina 328
Fondamenti della meccanica atomica
Si osservi che, dal punto di vista formale, il simbolo più volte usato (= 0 se , = 1 se ) trova, nel caso degli indici continui, il suo analogo nella
Pagina 328
Fondamenti della meccanica atomica
classica, quando si conosce lo stato del sistema al tempo 0 (nel senso specificato al principio di questo §) si può calcolare il valore di qualsiasi
Pagina 336
Fondamenti della meccanica atomica
la probabilità 1/2 di trovarla in A o in B, ma per l'insieme delle due, le probabilità dello specchietto precedente diventano rispettivamente 1/2, 0, 0
Pagina 340
Fondamenti della meccanica atomica
limite di un operatore non degenere ponendo p. es. (dove è scelto in modo che non sia degenere, ed è una quantità che si fa tendere a 0). Allora
Pagina 348
Fondamenti della meccanica atomica
e che la corrisponde all'autovalore 0. Naturalmente anche qualunque funzione di questa G soddisfa la condizione voluta. (v. E: FERMI, N. Cim., VII
Pagina 356
Fondamenti della meccanica atomica
(1) Non sarà inutile riassumere lo schema di questo calcolo, che risulta dai §§ precedenti. Siano le osservabili misurate al tempo 0 (costituenti
Pagina 375
Fondamenti della meccanica atomica
Supponiamo che al tempo 0 si sia eseguita un'osservazione massima: i suoi risultati rappresentano una descrizione completa del sistema all'istante
Pagina 375
Fondamenti della meccanica atomica
Per meglio chiarire la cosa, si consideri l'esempio dell'oscillatore lineare (v. § 39, p. II), e si supponga di averne misurato, al tempo t = 0
Pagina 376
Fondamenti della meccanica atomica
Si noti che l'osservazione massima da farsi al tempo 0 può scegliersi con ampia arbitrarietà, e questi diversi modi di definire lo stato del sistema
Pagina 376
Fondamenti della meccanica atomica
farsi al tempo 0 tale che il suo risultato permetta di calcolare — senza indeterminazione — il valore di G al tempo . Però, se si volesse poter
Pagina 377
Fondamenti della meccanica atomica
(1) In questo problema, numeriamo le righe e le colonne delle matrici a partire da 0 anzichè da 1, per conformarci alla convenzione adottata nella
Pagina 384
Fondamenti della meccanica atomica
= 0: si ha
Pagina 387
Fondamenti della meccanica atomica
Supponiamo che per t = 0 lo stato del sistema sia rappresentato da una certa da considerarsi nota, che, sviluppata in serie mediante le , sia
Pagina 406
Fondamenti della meccanica atomica
Supponiamo ora che la perturbazione duri soltanto per un certo intervallo di tempo, da 0 a , mentre per e sia : supponiamo inoltre che prima
Pagina 407
Fondamenti della meccanica atomica
(dove l'apice indica che si tratta di prima approssimazione). Integrando tra 0 e t si hanno i valori di prima approssimazione delle
Pagina 407
Fondamenti della meccanica atomica
Sostituendo poi le (228) nei secondi membri delle (222), e integrando fra 0 e t si otterrebbe facilmente la seconda approssimazione, e così per le
Pagina 407
Fondamenti della meccanica atomica
Da quando comincia ad agire la perturbazione, il detto stato non è più stazionario, e la del sistema nel tempo da 0 a si può scrivere nella forma
Pagina 407
Fondamenti della meccanica atomica
successione di termini. In particolare in questa formula rientrano i termini balmeriani (per i quali è a= 0):
Pagina 42
Fondamenti della meccanica atomica
Nel primo caso le equazioni danno (, mentre restano arbitrarie (salvo l'ortogonalità e la normalizzazione) e si possono prendere uguali a 1 e a 0
Pagina 439
Fondamenti della meccanica atomica
L'altro punto eventualmente singolare è r = 0: ivi le espressioni precedenti sono regolari se , mentre se divengono infinite dell'ordine di : tale
Pagina 455
Fondamenti della meccanica atomica
L'equazione di Dirac ammette (come si è visto al § 54 per il caso particolare di onde piane e U = 0) accanto ad ogni soluzione rappresentante uno
Pagina 458
Fondamenti della meccanica atomica
cinetica ordinaria o «forza viva» T: si ha . L' energia totale sarà poi indicata, al solito, con W. Nel caso del § 54 si era assunto U = 0 e perciò .
Pagina 458
Fondamenti della meccanica atomica
Supponiamo ora che, al tempo 0, si sia constatato che la particella 1 è nello stato e la 2 nello stato , vale a dire, che la è rappresentata
Pagina 484
Fondamenti della meccanica atomica
(Si noti che, nel caso , si ha a 0 e quindi mancano gli stati corrispondenti ad i = 1, 2, 3).
Pagina 489